Il Blog di Divulgazione Cosmetica

Microbiota del capello e fusto

Il microbiota del capello è legato alla salute del fusto, alla cheratina e alla forma dei capelli. Prospettive future in cosmesi nell'hair-care e nello scalp-care.

Nei follicoli piliferi, che si estendono dalla superficie della pelle fino al derma e al tessuto sottocutaneo, connessi alla ghiandola sebacea, si crea una nicchia in cui sono presenti diversi microrganismi a formare una specifica sottocategoria del microbiota del cuoio capelluto, il “microbiota del capello” collegato al fusto.

Se il microambiente della parte superiore del follicolo è probabilmente influenzato principalmente dalle proprietà del sebo, poco si sa riguardo alle condizioni ambientali al di sotto dell’infundibolo. Di fronte a numerosi studi che hanno confermato l’abbondante presenza di batteri e funghi all’interno dell’ostio follicolare (orifizio da cui esce il pelo ed il sebo sulla pelle) e nella parte superiore dei follicoli piliferi (quella sopra all’infundibolo), solo una minoranza di lavori hanno analizzato i microrganismi localizzati nella parte più profonda del follicolo, quella localizzata al di sotto dell’infundibolo.

Cuoio capelluto: ecosistema ricco e dinamico

Il cuoio capelluto è ricco di ghiandole sebacee, che secernono sebo attraverso i dotti sebacei nei follicoli piliferi. Questo sebo ha proprietà antimicrobiche, ma nonostante ciò numerosi microrganismi riescono a prosperare in questo ambiente. Le specie batteriche più comuni nel cuoio capelluto sano includono Cutibacterium acnes, Staphylococcus epidermidis e Staphylococcus aureus, mentre i funghi più frequenti sono quelli del genere Malassezia, in particolare Malassezia globosa e Malassezia restricta.

L’importanza di questi microrganismi è notevole: essi contribuiscono a mantenere l’equilibrio dell’ecosistema cutaneo, proteggendo la pelle e i capelli da patogeni esterni. Tuttavia, cambiamenti nella composizione del microbiota, noti come disbiosi, possono essere associati all’insorgenza di varie condizioni patologiche, tra cui dermatite seborroica, forfora, alopecia androgenetica e alopecia areata.

Microbiota del capello e fusto: un legame sottovalutato

Il microbioma del cuoio capelluto non si limita a colonizzare la superficie della pelle, ma si estende anche al fusto dei capelli. Ogni capello può essere considerato una superficie su cui vivono vari microrganismi. Questo aspetto del microbioma è di particolare interesse per comprendere meglio come i microrganismi possano influenzare la salute e la qualità dei capelli.

Studi recenti hanno dimostrato che il microbioma presente lungo il fusto dei capelli è ricco e diversificato. Le analisi hanno rivelato che la densità batterica può arrivare fino a 10 milioni di cellule per centimetro quadrato lungo il fusto dei capelli e circa 100 milioni di cellule per centimetro quadrato a livello del follicolo. Le specie batteriche più comuni identificate sono Cutibacterium acnes, Pseudomonas spp. e Staphylococcus spp.

Microbiota del capello e fusto: interazioni microbioma – cheratina

La cheratina è la proteina principale che compone il fusto del capello e conferisce forza e resistenza. È interessante notare che i microrganismi presenti sul cuoio capelluto e lungo il fusto dei capelli potrebbero interagire con la cheratina in modi che influenzano la salute e la qualità dei capelli.

I batteri del microbioma possono produrre vari metaboliti, tra cui acidi grassi a catena corta e altre molecole bioattive che possono interagire con le cellule del fusto dei capelli. Questi metaboliti possono:

  • regolare il pH: un pH equilibrato è fondamentale per la salute dei capelli e della pelle. I metaboliti batterici possono contribuire a mantenere un ambiente cutaneo sano, influenzando positivamente la crescita dei capelli.
  • promuovere la salute della cheratina: alcuni metaboliti potrebbero interagire con la cheratina, rinforzando il fusto del capello e migliorandone l’elasticità.

Microbiota del cuoio capelluto e forma dei capelli

Una delle scoperte più affascinanti nella recente ricerca sul microbiota del cuoio capelluto è il possibile legame tra la composizione microbica e la forma dei capelli. Finora, i fattori genetici sono stati considerati i principali responsabili della struttura dei capelli, sia che essi siano lisci, ricci o ondulati. Tuttavia, nuovi studi suggeriscono che anche il microbiota del cuoio capelluto potrebbe influenzare questa caratteristica.

Uno studio preliminare ha esaminato la composizione microbica dei soggetti con capelli ricci e lisci, rivelando differenze significative nella presenza di determinati batteri. In particolare, è stato riscontrato che gli enterobatteri, come Pseudomonas alcalophila, sono presenti in quantità maggiori nelle persone con capelli ricci rispetto a quelle con capelli lisci. Questi batteri producono una proteina chiamata “curly“, che forma una varietà di fimbrie (strutture filamentose che permettono ai batteri di aderire alle superfici). Si ipotizza che la proteina “curly” interagisca con la cheratina, una delle proteine principali dei capelli, modificando la sua struttura e causando l’arricciamento del fusto del capello.

Per testare ulteriormente questa ipotesi, i ricercatori hanno condotto uno studio in cui il microbiota del cuoio capelluto è stato trapiantato da soggetti con capelli ricci a soggetti con capelli lisci e viceversa. Dopo sei settimane, il 73% dei partecipanti ha mostrato un cambiamento nella forma dei capelli: i soggetti che avevano ricevuto il microbiota da individui con capelli ricci hanno iniziato a sviluppare capelli più ricci, e quelli che avevano ricevuto il microbiota da individui con capelli lisci hanno iniziato a vedere i loro capelli diventare più lisci.

Questa scoperta è rivoluzionaria perché suggerisce che il microbiota del cuoio capelluto potrebbe essere manipolato per influenzare la forma dei capelli. Sebbene i meccanismi esatti non siano ancora del tutto compresi, è possibile che i batteri interagiscano con i follicoli piliferi e le proteine del capello in modi che influenzano la loro struttura fisica.

Microbiota e patologie tricologiche

Negli ultimi anni, l’attenzione della ricerca si è concentrata sull’associazione tra disbiosi del microbiota del cuoio capelluto e diverse patologie tricologiche. Per esempio, nei pazienti affetti da alopecia areata, è stato riscontrato un aumento di Cutibacterium acnes e una diminuzione di Staphylococcus epidermidis, suggerendo un possibile ruolo patogenetico nel disequilibrio tra queste specie.

Anche nell’alopecia androgenetica (AGA) è stata osservata una modificazione del microbiota, con un aumento della presenza di Malassezia globosa e Malassezia restricta nelle aree affette da diradamento. Questa disbiosi potrebbe contribuire all’infiammazione perifollicolare che caratterizza l’AGA.

Microbiota del capello e fusto: prospettive future in cosmesi

La prospettiva di poter modificare la forma dei capelli attraverso la manipolazione del microbiota apre nuovi orizzonti nel campo della cosmesi e della tricologia. Se la ricerca confermerà ulteriormente queste scoperte, potrebbe essere possibile sviluppare trattamenti basati su probiotici, che alterano la composizione del microbiota del cuoio capelluto per ottenere capelli più lisci o più ricci a seconda delle preferenze.

Sebbene ancora in fase preliminare, gli studi sulla relazione tra microbiota del cuoio capelluto e forma dei capelli rappresentano un campo di ricerca promettente. La possibilità di modificare la struttura dei capelli attraverso la manipolazione dei batteri presenti sul cuoio capelluto potrebbe portare a innovazioni significative nel settore della cura personale. In futuro, i cosmeceutici basati sul microbiota potrebbero diventare strumenti fondamentali non solo per migliorare la salute dei capelli, ma anche per modificarne la forma senza l’uso di trattamenti invasivi o dannosi.

Conclusioni

Il microbiota del capello, del fusto e del cuoio capelluto è un ecosistema complesso e vitale per la salute dei capelli. La sua composizione può influenzare vari aspetti, dalla crescita alla qualità, e può essere influenzata dalle pratiche di igiene personale. Comprendere queste interazioni è fondamentale per sviluppare strategie e prodotti per la cura dei capelli più efficaci e naturali. La ricerca continua in questo campo potrebbe aprire nuove vie per trattamenti cosmetici e terapeutici, basati sulla modulazione del microbioma.

Le recenti scoperte nel campo della microbiologia cutanea hanno aperto nuove strade per la comprensione delle patologie tricologiche e per lo sviluppo di trattamenti più mirati. Il futuro della ricerca potrebbe riservare soluzioni innovative per trattare problemi comuni come la caduta dei capelli o la dermatite seborroica, semplicemente ristabilendo l’equilibrio microbico del cuoio capelluto.

Picture of Francesca Damato
Francesca Damato
Francesca Damato, laurea in Chimica all'Università di Padova, Master di secondo livello in Scienze e Tecnologie Cosmetiche COSMAST università di Ferrara, Master in Scienze Tricologiche all'università di Firenze. Attualmente è Manager Innovation e R&D presso Biocosm'ethics di Carigliano, docente ITS e docente ICQ

Hai un brand cosmetico o un’attività nell’ambito del benessere e della salute e vorresti parlarne sul blog di Divulgazione Cosmetica?

Condividi
APPROFONDISCI
© 2025 Tutti i diritti sono riservati • Divulgazione Cosmetica™ di Eleonora Tuzi • P.IVA 02686050416 • Cookie Policy & Privacy Policy
Questo sito web è stato progettato e realizzato da Federico Antonioni